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Rossana

Pile ricaricate, vittorie a burraco assicurate

Mi sentivo spossata, al tappeto. Grazie a ristabil in poco tempo sono tornata a fare le cose che mi piacciono: tornei di burraco inclusi.

Un vecchio adagio recita: "Aprile, dolce dormire!" E io a un certo punto l’avevo preso alla lettera: se avessi potuto, avrei passato tutta la primavera a poltrire tra letto e divano. Non so se fosse il cambio di stagione, o il fatto che in ufficio fossi davvero sommersa di lavoro, ma sta di fatto che in quel periodo la mia energia era a terra.

Quando la sera tornavo a casa, riuscivo a malapena a cucinare qualcosa da mangiare e scambiare due parole con mio marito Luca  e i ragazzi. Poi, crollavo sulla poltrona e passavo la serata davanti alla TV. E non intendo solo una serata, ma tutte quante, incluso il weekend.

Mi sentivo immersa in una nebbia di stanchezza da cui non riuscivo a uscire. Avevo provato a mangiare più leggero, ad andare a dormire prima la sera. Ma nulla da fare.

Per settimane avevo anche saltato il mio appuntamento fisso del mercoledì con il gruppo di burraco! Prima era la mia serata preferita, non vedevo l’ora che arrivasse, non solo perché giocare a carte mi è sempre piaciuto, ma anche perché era l’occasione per vedere gli amici, farci due risate, spezzare la routine casa-lavoro-bambini.

Ma in quel periodo, no, proprio non ce la facevo. La pigrizia era diventata più forte di me. Intanto Luca continuava a frequentare il gruppo del burraco e mi riferiva che erano tutti preoccupati perché mancavo da tempo.

"E anche io lo sono." - mi aveva confidato. "Non sembri più tu. E’ come se ti fossi spenta, scaricata."

rossana bis
 

Già, era proprio la parola giusta: mi sentivo come se le mie batterie fossero scariche. Io, che ero sempre stata la più attiva della famiglia! Che avevo convinto Luca a entrare nel club del burraco. Che nei fine settimana non stavo ferma un attimo. Che la domenica ai miei figli proponevo sempre attività avventurose e dinamiche da fare insieme.

Cosa mi stava succedendo? Passavo il mio poco tempo libero spiaggiata sul divano, mentre tutto intorno il mondo continuava a girare, la vita proseguiva e le persone uscivano e si divertivano. Senza di me.

Era come se guardassi la mia esistenza attraverso un vetro: non mi riconoscevo più. Non volevo darlo a vedere, ma mi facevo un sacco di domande. Tanto da andare a parlare dei miei disturbi con il medico.

"Indubbiamente i suoi livelli di energia sono molto al di sotto del consueto." – aveva confermato lui. "Penso che dovremmo provare con un ricostituente. In fin dei conti, siamo in primavera, e il cambio di stagione si fa sentire su tutti quanti. Potrebbe bastare questo per tirarla su. Se questo non dovesse accadere, allora indagheremo più a fondo. Ma vedrà che non servirà. Si fidi di me."

Decisi di fidarmi. E feci bene. Il giorno stesso provai ristabil, l’integratore consigliatomi dal medico. Contiene diverse sostanze utili per riacquistare le energie perdute, tra cui la Pappa reale, un ricostituente naturale, diverse vitamine che supportano il metabolismo, e l'Eleuterococco. Insomma, tutti ingredienti per fare il pieno di energia.

Ed energia fu!

Finalmente arrivò il mitico mercoledì sera, riuscii nell’intento di stupire tutti, soprattutto me stessa, mi sentivo di nuovo in forma e non vedevo l'ora di sedermi a giocare. Non appena io e mio marito facemmo il nostro ingresso nella sala del burraco, tutti i miei amici mi vennero incontro e mi riempirono di abbracci.

Stavo bene, ero tornata. Vinsi tre mani di seguito. “Cosa ti ha dato il dottore, Rossana?” – mi chiese ridendo la mia amica Valentina. “Una cura ricostituente o l’elisir della fortuna? No perché se è così… lo voglio provare anch’io!”

 

LA STORIA HA FINALITA’ DI COMUNICAZIONE PUBBLICITARIA.
Gli integratori alimentari non vanno intesi come sostituti di una dieta varia ed equilibrata e di uno stile di vita sano.
Prima dell’assunzione di ristabil chiedi il parere al tuo medico.