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Chiara

Troppi impegni? Come aiutare tuo figlio a ricaricarsi di energia

Sempre di corsa tra scuola, calcio, chitarra e compiti, mio figlio aveva bisogno di ricaricarsi un po’. Con ristabil ci è riuscito. E io sono così fiera di lui!

Ecco, era successo di nuovo.
Avevo trovato ancora una volta mio figlio Marco annoiato e mezzo addormentato davanti alla tv. E dei compiti fatti, nemmeno l'ombra.
Da qualche tempo, tutti i giorni era la stessa storia. Lo andavo a prendere a scuola, poi merenda veloce e via agli allenamenti di calcio. Oppure al corso di chitarra.
"Dopo devi fare i compiti, mi raccomando!" - gli ricordavo regolarmente, mentre tornavamo a casa dove ci aspettava la nonna.
Lui giocherellava con le corde della chitarra, o con qualsiasi altra cosa gli capitasse a tiro, e puntualmente annuiva con aria assente: "Li faccio dopo."
Arrivati a casa, si sedeva sul divano e accendeva la tv.
"Solo un attimo, sono un po' stanco." - mi diceva.
"Va bene, ma ricordati i compiti!"

E avanti così, giorno dopo giorno.
Se per caso andavo in palestra, perché anche noi mamme abbiamo il diritto di pensare un po' a noi stesse, quando tornavo, di nuovo la stessa scena: i compiti finiti nel dimenticatoio e Marco così stanco da filare a letto subito dopo cena.
Anche gli insegnanti erano un po’ preoccupati. Il suo rendimento stava colando a picco e nessuno riusciva a spiegarsi il perché.
Provavo a parlargli, ma niente, non mi dava retta. Anzi, a dirla tutta sembrava piuttosto infastidito dalle mie richieste.
"Forse fa troppe cose" – suggeriva la nonna un giorno sì e uno… anche.
"Ma a me chitarra piace. E adoro il calcio!" - sbuffava Marco. "E ho sempre fatto tutti i compiti."

In effetti, prima di allora mio figlio non aveva mai avuto particolari problemi a scuola. Certo, forse era un po' in difficoltà con la matematica, ma quello è un problema di famiglia: anche io non l'ho mai potuta soffrire, fin da piccola.
E così, abbiamo continuato nello stesso modo.
Ma la situazione non migliorava, anzi.

Vedevo Marco sempre più distratto e, anche se gli avevo proibito la tv dopo la scuola o gli allenamenti, continuava a fare i compiti male e in modo svogliato.
Si sedeva alla scrivania, prendeva in mano la matita e fissava il libro di testo, rileggendo la stessa frase almeno tre volte. Non c'era verso: era come se la sua attenzione fosse volata via dalla finestra.

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Quante litigate! Non facevo altro che spronarlo, ma lui era sempre più insofferente.
Capivo che c'era qualcosa che non andava, ma proprio non arrivavo a trovare una soluzione. Mi sembrava quasi di non riuscire più a capirlo come un tempo.

"Chiara, potremmo chiedere consiglio al pediatra." – ipotizzò a un certo punto mio marito.
E da quel momento, ci si aprì un mondo.
"Non preoccupatevi." - ci sorrise la dottoressa dopo averlo visitato. "Marco sta benissimo. È solo un po' giù di tono: forse troppi impegni a scuola o con lo sport?"
Così, ci spiegò che durante un periodo pieno di cose da fare, in cui le attività si accavallano una sull'altra, può succedere di sentirsi stanchi e poco concentrati. Questo perché l'organismo fa fatica a strare dietro a tutto, e di conseguenza possono verificarsi sbilanciamenti a livello del sistema nervoso, endocrino o immunitario. Il risultato è proprio il sentirsi stanchi e sonnolenti e trovare difficile concentrarsi. Anche le difese immunitarie possono subire un calo.

"Proviamo con ristabil, un integratore alimentare adatto ai bambini da utilizzare in caso di stanchezza e affaticamento, soprattutto nei periodi di studio intenso." - suggerì la pediatra. "E’ utile per ritrovare energia e ridurre le difficoltà di concentrazione. Contiene anche la pappa reale e l’eleuterococco. Quest’ultimo è un arbusto noto anche con il nome di ginseng siberiano, i cui estratti sono utili per superare momenti in cui ci sentiamo con le batterie a terra."

E così eccoci qui, due settimane dopo.
Oggi, finalmente, Marco ha fatto i compiti tutto da solo. E non ho nemmeno dovuto ricordarglielo.
Dopo gli allenamenti, si è precipitato in camera sua, gridando: "Domani ho la verifica di scienze!"
Quando sono andata a controllare, un'ora dopo, aveva finito tutto.
E aveva ancora energia per una partita a carte con me e suo padre…

Sono così fiera di lui! Finalmente è tornato il ragazzo brillante, che impegna e dà il meglio di sé che ho sempre conosciuto.
Sono sicura che la sua verifica di domani andrà alla grande e che non ci sarà più bisogno né di sgridarlo né di litigare in famiglia.

LA STORIA HA FINALITA’ DI COMUNICAZIONE PUBBLICITARIA.
Gli integratori alimentari non vanno intesi come sostituti di una dieta varia ed equilibrata e di uno stile di vita sano.
Prima dell’assunzione di ristabil chiedi il parere al tuo medico.